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Vino, Coldiretti Alessandria: urge rilancio comparto del Brachetto

Dall'Italia e dal MondoVino, Coldiretti Alessandria: urge rilancio comparto del Brachetto

Dal 2017 persi 8mila hl. Necessario attivarsi per tutelare aziende
Milano, 29 nov. (askanews) – L’attuale situazione di mercato del vino Brachetto desta forte preoccupazione e per questo Coldiretti Alessandria e Coldiretti Asti hanno organizzato ad Acqui Terme (Alessandria) un incontro per fare il punto della situazione, che ha visto la partecipazione dei produttori di Brachetto e dei vertici locali dell’organizzazione degli imprenditori agricoli. In Piemonte si coltivano circa mille ettari di Brachetto per un totale di 16.600 ettolitri distillati nel 2023, con una giacenza a fine settembre 2024 di 11.500 ettolitri (non compresa la vendemmia 2024), che porta a registrare una produzione complessiva di circa 32.841 quintali per oltre 22.988 ettolitri. Tuttavia, se si analizzano i dati degli ultimi sei anni, si è passati dai 31.527 ettolitri prodotti nel 2017 ai circa 23.000 del 2023.
“E’ necessario attivarsi concretamente per ridare fiducia e slancio al comparto: stiamo parlando di un prodotto di elevata qualità che identifica un territorio ricco di storia e che, quindi, va tutelato evitando di creare flussi paralleli concorrenziali” ha dichiarato il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, sottolineando che “servono un progetto concreto e programmi ben chiari per valorizzare questo vitigno anche oltre i confini nazionali e per supportare quelle aziende al fine di cercare nuovi sbocchi per promuovere un prodotto di elevata qualità che identifica un territorio ricco di storia. Solo una visione d’insieme lungimirante può portare ad un’immediata inversione di tendenza”.
“Il nostro obiettivo è dare nuovo impulso alla redditività delle imprese, per trovare soluzioni ad una situazione insostenibile che richiede un’immediata inversione di tendenza” ha aggiunto il presidente di Zona, Bruno Roffredo, evidenziando che “l’Acquese è una terra ricca e generosa, lo sono soprattutto i suoi vigneti, poter pensare ad una programmazione sulle rese è condizione primaria per uscire dalla crisi, soprattutto evitando di incappare in speculazioni che comprometterebbero definitivamente il reddito di molte aziende”.
“E’ necessario riposizionare questo prodotto sul mercato: non dimentichiamoci anche dell’Acqui Docg Rosé, – ha detto il direttore di Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco – un prodotto dalle grandi potenzialità, visto che questa tipologia di vini ultimamente sta incontrando il gusto dei consumatori, e per il quale sarebbe auspicabile una specifica strategia di lancio proprio per farlo spiccare in un momento così favorevole”.

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