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Usa2024, italiana in Florida racconta: “Qui festeggiamenti pro-Trump”

AttualitàUsa2024, italiana in Florida racconta: "Qui festeggiamenti pro-Trump"

Dopo annuncio Biden: “Bandiere e festa nella roccaforte repubblicana”
Roma, 22 lug. (askanews) – “Una manciata di minuti dopo il ritiro di Joe Biden alla corsa alle presidenziali 2024, in Florida, roccaforte repubblicana, la gente ha iniziato a festeggiare per strada e in spiaggia tra grida di entusiasmo e bandiere sventolanti pro Trump”. A raccontare ad askanews la prima istantanea reazione degli americani nel secondo Stato più popoloso d’America dove l’onda rossa repubblicana ha reso il Sunshine state, lo swing state per eccellenza, è Francesca Di Matteo, giornalista, volto, per anni, dei telegiornali di Mediaset e ora al comando di StrategicA Communication, società di comunicazione con sede a New York.
“Bastava osservare le persone per strada, per capire che la fatidica decisione, quella che si attendeva ormai da giorni, da parte dell’attuale Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, era stata presa ed ufficializzata”. “Sembrava che non si attendesse altro e che la vittoria di Donald Trump sia ora una certezza concreta”, afferma Francesca Di Matteo. “Se dovesse essere Kamala Harris a correre per le prossime presidenziali, il duello non sarà cosi semplice come la gente immagina. Staremo a vedere cosa accadrà alla Convention democratica che si terrà a Chicago dal 19 al 22 agosto, dove uscirà il nome del candidato democratico”, aggiunge la giornalista italiana che ora vive negli States.
Di certo è che la scelta di Joe Biden di ritirarsi sia di fatto una decisione storica, mai presa in passato, come spiega Francesca Di Matteo. “Non facile per un presidente in carica, abbandonare la sfida quando si è già in corsa. Questo dimostra l’umiltà e la saggezza di chi non teme di fare un passo indietro e di affidare la corsa alle elezioni americane 2024 a una donna, molto più giovane di lui che a detta del suo entourage saprà dare filo da torcere a Donald Trump”.
La domanda per la giornalista televisiva resta questa: “L’America che non era pronta ad avere alla guida del Paese una donna come Hillary Clinton, sarà pronta ora per una donna di origine asiatica e afroamericana capace di diventare la prima donna a occupare la carica di presidente degli Stati Uniti, rompendo barriere di genere e razza?” La prima risposta ci arriverà dalla convention democratica.

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