Nessuna necessità di emettere altri strumenti AT1
UniCredit dopo aver ricevuto l’autorizzazione della BCE, ha offerto un’opzione di rimborso anticipato in data 3 giugno 2023 e integrale per i titoli “1,25 miliardi non cumulative temporary write down deeply subordinated fixed rate resettable notes”, emessi il 22 maggio 2017.
Il rimborso anticipato dei Titoli avverrà al valore nominale maggiorato degli interessi maturati. Gli interessi cesseranno di maturare alla stessa data di rimborso anticipato. I Titoli saranno detratti dai fondi propri a partire dal secondo trimestre del 2023.
UniCredit, riporta un comunicato stampa, ha solidi livelli patrimoniali e una generazione organica di capitale leader del settore, con un fully loaded CET1 MDA buffer a fine 2022, di 554 punti base, pro-forma sia per il piano 2022, già approvato, di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi di euro, sia per l’impatto del rimborso anticipato dei Titoli.
Per quanto riguarda l’impatto del piano di riacquisto di azioni e il rimborso anticipato dei Titoli societari, UniCredit ha un bisogno limitato di funding TLAC/MREL per la parte rimanente dell’anno e nessuna necessità di emettere strumenti AT1 nel prossimo futuro. La raccolta è ben diversificata sia in termini di fonti di finanziamento che di aree geografiche.
Giovanni Lombardi Stronati
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