ROMA – “È un giudizio molto più negativo di quello che abbiamo dato su tutte le sparate che hanno fatto nelle ultime settimane”. Non le manda a dire Marco Travaglio, che chiamato a dare un parere sul Decreto lavoro della premier Meloni, durante la trasmissione televisiva ‘Otto e mezzo’, ha analizzato e ‘smontato’ alcuni dei punti centrali del provvedimento. Spunto per l’analisi del direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’, è stato il video in cui proprio la presidente del Consiglio spiega le misure varate dal governo a favore dei lavoratori, arrogandosi il diritto di aver dato vita “al più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni”.
“Meloni ha un naso lungo quanto quello di Pinocchio in quel video”, replica Travaglio, spiegando che, proprio grazie al nuovo decreto: “si lasciano alla fame 800mila famiglie in più, che non avranno più la copertura del reddito di cittadinanza perché hanno la sfortuna di avere il capofamiglia ‘occupabile’, cioè disoccupato. Si penalizzano quelle famiglie che hanno fatto molti figli, in totale contraddizione con le politiche pro natalità che questo governo dice di propugnare”. Inoltre, spiega Travaglio: “Si ha l’obbligo di accettare qualunque offerta di lavoro anche in capo al mondo, purché il lavoro offerto sia almeno di un mese. Se non accetti, perdi il reddito di cittadinanza”.
TRAVAGLIO SUL DECRETO LAVORO: BILANCIO TERRIFICANTE
Spazio anche all’analisi del tesoretto dei 4 miliardi, annunciato dalla premier Meloni. Per Travaglio, in realtà “ammonta a 2,9 miliardi, perché 1,1 miliardi che mancano ce li mettono i lavoratori. Se viene tagliato il cuneo contributivo, le maggiori imposte versate per effetto della riduzione dei contributi creano un aumento delle tasse. Insomma, il bilancio finale di questa roba qua è terrificante e ci preannuncia uno scontro e un massacro sociale che si dovrà ritorcere per forza contro questo governo, perché questa maggioranza non è andata al governo per il voto dei ricchi, ma per quello di molte persone umili e in condizioni difficili che evidentemente si aspettavano altro”.
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