NIENTE TASSE PER CHI FA FIGLI, L’IDEA DEL GOVERNO
Tasse azzerate, o quasi, per chi fa figli. E’ l’idea del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per scommettere sulla natalità. Una misura che nelle stanze del governo immaginano di finanziare con un miliardo di euro. Da destinare in aggiunta all’assegno unico e senza limiti di reddito, per investire sulle nascite riducendo le tasse a carico delle famiglie con almeno due bambini. Si tratterebbe, spiega il sottosegretario leghista Massimo Bitonci, di “una detrazione di 10.000 euro l’anno, invece degli attuali 950, per ogni figlio a carico fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei senza limiti di reddito”.
SCHLEIN: GOVERNO PERDE TEMPO E FA SCARICABARILE SUL PNRR
Elly Schlein si dice molto preoccupata per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa. “È un’occasione che il nostro Paese non può perdere”, dice la segretaria del Pd alla prima conferenza stampa in questo ruolo. Per Schlein il governo rappresenta i “campioni mondiali di scaricabarile”. I Democratici attendono che “il ministro Fitto riferisca in aula” dopo che il governo ha perso “mesi discutendo di governance”. La segretaria attacca l’esecutivo anche sulle politiche migratorie. Per Schlein il cosiddetto decreto migranti “porta il modello ungherese in Italia” e per rispetto delle vittime non andrebbe neppure chiamato decreto Cutro. Infine uno stoccata alla premier Meloni: “Si dissoci dalle parole di Lollobrigida” sulla sostituzione etnica, dice Schlein che il 25 aprile sarà in piazza a Milano.
MIGRANTI, REGIONI CHIEDONO INCONTRO A PIANTEDOSI
E’ necessario un confronto tra governo e regioni sulle politiche migratorie. Oggi la Conferenza dei presidenti di regione ha chiesto un incontro al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al commissario Valerio Valente. L’ordinanza della Protezione civile per far fronte ai flussi migratori esclude quattro regioni a guida Pd. A rifiutare l’impresa sono state Campania, Emilia Romagna, Puglia e Toscana. Intanto il decreto migranti è all’esame del Senato, dove domani è atteso il voto. Il Pd boccia il testo perchè “segue una logica punitiva”. Sul tema continua la polemica per le parole del ministro di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida che ha parlato di “sostituzione etnica”. Per il leader M5s Giuseppe Conte siamo di fronte a una “crociata di segno reazionario che ci rende ridicoli in Europa e nel mondo”.
DOGANE E MONOPOLI: DAL 2024 STOP A PROROGA CONCESSIONI
Procedure semplici e uniformi in tutta Europa per combattere frodi e contrabbando. E’ questo il futuro che immagina Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. In un convegno alla Camera su efficienza e legalità Alesse ha spiegato che l’approdo finale dell’attività internazionale dell’Agenzia “non può che essere la nascita di un’autorità doganale europea, con un’unica struttura centrale antifrode”. Quanto alle concessioni in corso, invece, “non saranno più prorogate a partire dal 2024 – annuncia Alesse – salvo nuovi orientamenti da parte del legislatore”. Priorità dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli è poi proseguire senza sosta nella lotta al contrabbando. “Una minaccia seria che priva le casse statali di grandi introiti”, spiega il direttore dell’Agenzia che promette di rafforzare l’azione di controllo sulla vendita on line di prodotti da fumo, anche attraverso la figura dell’agente in incognito.
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