FUGA MANAGER RUSSO, CORTE D’APPELLO ACCUSA NORDIO
Artem Uss doveva restare in carcere. E invece il manager russo era finito agli arresti domiciliari, e così è riuscito a fuggire da Milano per evitare l’estradizione negli Stati Uniti. E’ la Corte d’Appello a spiegare che non poteva aggravare d’ufficio la misura cautelare, se non nel caso di violazioni dei domiciliari, ma la Procura generale e il ministero della Giustizia potevano fare ricorso chiedendo il carcere. Uss, quarantenne probabilmente legato ai servizi di Mosca, è accusato di aver aggirato le sanzioni alla Russia avendo acquistato illegalmente tecnologie militari. Sottoposto agli arresti domiciliari e al braccialetto elettronico, è scappato il 22 marzo, il giorno dopo la sentenza che concedeva l’estradizione in America. La Corte d’appello rivela inoltre che il ministro della giustizia Carlo Nordio rassicurò le autorità degli Stati Uniti preoccupate che il cittadino russo potesse fuggire dai domiciliari.
TERZO POLO, RENZI CONTRO CALENDA: “È COLPA SUA”
Il rimpallo di responsabilità sulla fine del Terzo Polo continua: “Il partito unico era una grande occasione, ma Calenda ha scelto di non farlo, è un suo errore”, accusa Matteo Renzi che aggiunge: “E’ una rottura senza motivi politici, siamo amareggiati”. Il leader di Iv auspica comunque che l’alleanza resti in piedi, sia alle prossime amministrative, sia a livello di gruppi parlamentari. La spaccatura del Terzo Polo provoca però subito tre nuovi ingressi: gli ex renziani Luigi Cucca, Giosi Ferrandino e Venanzio Carpentieri passano nel partito di Calenda.
ISTRUTTORIA ANTITRUST SULLE COLONNINE DI RICARICA ENEL
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società del gruppo Enel attive nel settore della mobilità elettrica. L’ipotesi è una posizione dominante nei mercati della gestione delle colonnine per la ricarica elettrica delle auto. Enel precisa di aver “sempre agito nel pieno rispetto delle regole”. Intanto, con le nuove nomine del governo, che vedono al vertice di Enel Flavio Cattaneo e Paolo Scaroni, l’amministratore in uscita Francesco Starace considera concluso il proprio mandato e fa sapere di non essere coinvolto in liste di candidati per il prossimo rinnovo del Consiglio d’amministrazione del gruppo.
SCIOPERO TRENITALIA, VENERDÌ NERO PER CHI VIAGGIA
Venerdì nero per chi viaggia in treno. Il personale di Trenitalia sciopera in tutta Italia per l’agitazione indetta da Cgil, Cisl, Uil, Orsa e Confsal. Le sigle sindacali denunciano il peggioramento delle condizioni di lavoro, sia dei ferrovieri che degli addetti delle ditte appaltatrici di pulizie. E denunciano le aggressioni, sempre più frequenti. L’adesione, secondo i sindacati, ha toccato punte del 100% nelle officine e dell’80% tra gli equipaggi dei treni. I lavoratori chiedono un piano di assunzioni, migliori condizioni e la possibilità di conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita privata.
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