PALERMO – Elly Schlein a Palermo ricorda Pio La Torre e Rosario DI Salvo, uccisi il 30 aprile del 1982 dal piombo mafioso, e lancia l’allarme sul rischio infiltrazioni della criminalità nei fondi del Pnrr. “L’intuizione di Pio La Torre è stata quella di capire quanto fosse fondamentale colpire le mafie sui loro patrimoni e sui loro profitti”, avverte la segretaria del Partito democratico. “Oggi, se riportiamo quella intuizione all’attualità, con gli investimenti importanti del Pnrr in arrivo, bisogna innalzare i presidi di legalità e trasparenza – aggiunge -, anziché abbassarli alzando la soglia del contante e introducendo il subappalto a cascata che rende ancora più difficoltosi i controlli sulla legalità e sul contrasto al caporalato”.
“SUBITO LA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA”
Schlein da Palermo, dove abbraccia Franco La Torre, figlio di Pio, definisce “una vergogna” il fatto che la commissione parlamentare Antimafia non sia ancora stata attivata e lancia un appello: “Bisogna fare presto perché c’è bisogno di tenere alta la guardia. Non sottovalutiamo la capacità di infiltrazione dell’economia da parte della mafia perché significherebbe tradire la memoria di Pio La Torre e Di Salvo”.
Franco La Torre ed Elly Schlein
“STRUMENTI TRANSNAZIONALI PER LA LOTTA ALLA MAFIA”
Per la segretaria del Pd, inoltre, quella contro Cosa nostra è una battaglia ancora da vincere. “Sul contrasto alla mafia bisogna fare molto di più – dice in via Li Muli, dove partecipa insieme con tanti altri cittadini al ricordo di La Torre e Di Salvo nel luogo dell’agguato – perché i clan infiltrano le economie dei paesi europei: servono quindi strumenti transnazionali, altrimenti rischiamo di restare un passo indietro”. E aggiunge: “Oggi c’è un calo di tensione nella lotta alla mafia, mentre crescono gli appetiti delle cosche per la nuova stagione di investimenti pubblici con il Pnrr”. Schlein quindi criticata “alcune semplificazioni” che, soprattutto dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, “parlano di mafia sconfitta”. In realtà, secondo la segretaria Dem, Cosa nostra “è immersa”, ed è per questo che da Palermo Schlein lancia l’idea di “un momento nazionale di confronto per tenere alta l’attenzione”.
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