ROMA – ‘In questo stabile ha vissuto Ciccio Ingrassia’. A vent’anni dalla scomparsa del grande attore palermitano, la città di Roma e il IV Municipio lo ricordano con una targa commemorativa nel palazzo di via Monti Tiburtini 509 dove ha abitato per anni. Tanti i cittadini che, nonostante la cerimonia fissata di mattina durante un giorno feriale, hanno voluto assistere alla scopertura della targa e scattare qualche foto insieme al figlio dell’artista, Giampiero Ingrassia, che ha ricordato i tanti aneddoti legati al papà e a quello che era diventato il ‘suo’ quartiere. Presente all’evento il presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti.
IL FIGLIO GIAMPIERO: “UNA GRANDE EMOZIONE, PAPA’ AMAVA QUESTO QUARTIERE”
“È una grande emozione, non può che farmi piacere che il pubblico si ricordi ancora di papà. E questa targa ne è la dimostrazione”, le parole del figlio all’agenzia Dire. “Sono molto contento e mi fa piacere che un giorno qualche bambino magari passerà da qui si chiederà ‘Chi era Ciccio Ingrassia?’ e un adulto glielo potrà spiegare”. La grande partecipazione di stamattina, per Giampiero, “è bella, papà viveva molto questo quartiere ed era molto affezionato. Conosceva tutti quanti, i negozianti, le attività, i bar, l’edicola. Lo viveva non con distacco ma con molta partecipazione”. E proprio sotto il palazzo a Monti Tiburtini, ha ricordato, “mio padre girò una scena di un film proprio qui in questo viale e mi ricordo che quel giorno c’era un sacco di gente, tanti curiosi che erano qui ad assistere. Era un film proprio con Franco Franchi, ‘Paolo il Freddo’, con Franco inseguito che prendeva al volo il ’61’ e scappava”.
UMBERTI: “DALLA PERIFERIA NASCONO GRANDI IDEE E GRANDI PERSONAGGI”
“Oggi è un giorno veramente emozionante, è il segno forte che la periferia non è solo un qualcosa di sempre bistrattato ma è una fucina e un cantiere oltre che di grandi idee, anche di grandi personaggi. E Ciccio Ingrassia era uno di questi”, ha detto il minisindaco Umberti parlando con la Dire. “Questo è un quartiere molto vivo, Ingrassia abitava qui proprio perché vicino c’erano gli studios. È bellissimo che a vent’anni dalla sua morte oggi ci siano tutte queste persone qui per ricordarlo”, ha concluso il presidente del Municipio.
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