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Puglia: serve Commissario lavori linea ferroviaria Bologna-Lecce

AttualitàPuglia: serve Commissario lavori linea ferroviaria Bologna-Lecce

Emiliano: necessario imprimere accelerazione ad opera strategica

Roma, 17 apr. (askanews) – La Regione Puglia ha chiesto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la nomina di un Commissario Straordinario per gli Interventi di potenziamento e velocizzazione sulla Linea Adriatica Bologna – Lecce, così da imprimere un’accelerazione della loro realizzazione, data la strategicità della linea ferroviaria interessata e la necessità, non più procrastinabile, di incrementare il livello di servizio del traffico passeggeri e merci. Inoltre il presidente Michele Emiliano e l’assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia, firmatari della nota, chiedono che vengano garantiti l’intera copertura finanziaria per l’esecuzione dei lavori in questione, così come il finanziamento complessivo assegnato all’intervento ‘Nodo di Bari: Bari Nord’, anch’esso strategico per lo sviluppo dei trasporti in Puglia.

Al momento con la legge di bilancio per l’anno 2022 lo Stato ha autorizzato un finanziamento di 5 miliardi di euro per interventi sulla Linea ferroviaria Adriatica tesi innanzi tutto alla velocizzazione della rete con riduzione dei tempi di percorrenza di un’ora del trasporto passeggeri nella tratta Bari-Bologna, senza diminuire il numero di fermate. E per tali interventi a fine 2022 il MIT ha affidato a RFI il compito di sviluppare la progettazione di fattibilità tecnico-economica. Ma dai vari confronti tra MIT, RFI e le Regioni interessate è emersa la necessità di ulteriori 4,2 miliardi di euro circa per gli interventi previsti fra cui ‘Upgrading infrastrutturale e tecnologico’ e ‘Adeguamento Linea Adriatica con caratteristiche AV/AC’.

L’esigenza di investire sul completamento e il potenziamento del corridoio infrastrutturale multimodale Adriatico-Ionico era stata ribadita con forza in un Protocollo d’intesa per lo sviluppo del Corridoio Adriatico, sottoscritto dalle Regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia nel 2020 e sottoposto al MIT, che ha quindi avviato l’iter sopra descritto coinvolgendo anche RFI.

“Tenuto conto che l’intervento è caratterizzato da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva, da complessità delle procedure tecnico – amministrative con un rilevante impatto sul tessuto socio-economico, la nomina di un Commissario Straordinario imprimerebbe un’accelerazione necessaria” sottolineano il presidente Emiliano e l’assessore Maurodinoia, ribadendo che “l’opera, di indiscusso interesse strategico, è inserita anche nel Piano Attuativo (PA) 2021-2030 del Piano Regionale dei Trasporti (PRT), dato che il sistema di trasporto ferroviario della Puglia presenta una sostanziale concentrazione dei servizi proprio lungo la direttrice Adriatica.” Il Piano Attuativo regionale infatti prevede due specifiche azioni strategiche, ossia il rilancio della linea Adriatica come struttura portante della rete regionale e come rete di connessione con la linea AV/AC Bari-Napoli e la riorganizzazione della piattaforma logistica regionale attraverso un coordinamento complessivo tra i principali poli logistici portuali con l’obiettivo, tra gli altri, di garantire l’adeguata sistematicità di treni completi, di modulo continentale da inoltrare sulla linea Adriatica per sfruttarne al meglio la capacità e di prevedere tempi di viaggio competitivi con il trasporto su gomma.

Si ricorda che la linea ferroviaria Adriatica (Bologna-Ancona-Pescara-Bari-Lecce) fa parte della Corridoio Scandinavo Mediterraneo della Rete TEN-T, attraversa sei regioni (Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata) e località molto frequentate. Inoltre la linea costituisce l’itinerario merci di collegamento verso il nord dai porti di Taranto, Brindisi, Bari (oltre Gioia Tauro) e di Ancona, in forte sviluppo, e con gli interporti e gli scali del nord Italia (Bologna e Verona) e della Germania (Monaco di Baviera). Essa collega Bari e Brindisi (terminal europeo del “Corridoio 8 Durazzo-Sofia-Varna”) con le nazioni del centro Europa.

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