L’artista romano: lo stadio non è la dimensione ottimale
Roma, 4 mag. (askanews) – Quattordici maxieventi dal vivo, non semplici concerti, una nuova rappresentazione totale, tre dimensioni spaziali – orizzontalità, verticalità e profondità: Claudio Baglioni ha presentato il suo nuovo progetto, “a TUTTOCUORE”. Si tratta di sei live allo Stadio Centrale del Foro Italico a Roma (21-22-23 e 28-29-30 settembre 2023), 3 concerti all’Arena di Verona (5-6-7 ottobre 2023), 3 al Velodromo Paolo Borsellino di Palermo (12-13-14 ottobre 2023) e 2 all’Arena della Vittoria di Bari (20-21 ottobre 2023): spazi ideali per uno show fortemente innovativo.
“Se tornerò in concerto allo Stadio Olimpico? Probabilmente prima o poi sì, ci stiamo lavorando – risponde Baglioni che questa mattina ha presentato “Tutti su! Buon compleanno Claudio”, il film-evento che riproduce lo show alle Terme di Caracalla, nelle sale il 15-16 e 17 maggio -. Lo stadio non è la dimensione ottimale per uno spettacolo musicale, ma nemmeno per un evento sportivo, perché nessuno vede e ascolta bene perché ci sono troppi elementi che disturbano la visione”.
“Anche gli schermi falsano lo spettacolo – prosegue Baglioni – perché il pubblico guarda lo schermo e perde quello che accade sul palco, il mezzo tecnico serve solo ad amplificare. Il concerto ideale è quello che si rappresenta in uno spazio teatrale, non quello riprodotto come multimediale. Meglio avere in uno spazio teatrale 10 mila persone intorno a pochi metri di distanza che 50 mila lontane sugli spalti di uno stadio. Anche perché quelle persone vicine all’artista in scena avranno emozioni particolari e molto più suggestive di chi è lontano”.