ROMA – “L’università è un luogo che restituisce l’immagine di un’Europa che, nelle sue esperienze nazionali e istituzionali, ha dato vita a un comune corpus di conoscenza e di valori”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’Università di Cracovia. “Di questo spirito unitario che abbraccia l’intero continente – ricorda – si è iniziato a prendere coscienza proprio nelle Università che, come a Cracovia, sono sorte già dal Medio Evo, dando vita a quella rete connettiva che venne definita ‘Repubblica delle Lettere’. L’allora Accademia Cracoviana è stata un faro della prima Res publica europea in questa parte d’Europa”, afferma il Capo dello Stato.
UE. MATTARELLA: NATA GRAZIE A UNA LEZIONE DELLA STORIA
“Alle nostre spalle stanno secoli di tragedie in cui i popoli europei si sono contrapposti. La vostra terra ne è stata testimone e vittima, nella ricerca dell’indipendenza, nella conquista della libertà. Conserva ed esprime storia. E proprio la lezione della storia ha dato, nel secondo dopoguerra e non senza contrasti, un impulso irresistibile al progetto di integrazione europea, così come lo conosciamo oggi”. E ancora:”Sino al suo completamento, dopo la fine dell’URSS, con il ricongiungimento di Europa occidentale ed Europa centro-orientale. Ma prima di giungere a questo storico approdo di integrazione d’Europa, le ‘prove generali’ della Seconda guerra mondiale ebbero luogo qui, nell’Europa centro-orientale, in Cecoslovacchia, in Polonia, con l’aggressione da parte della Germania nazista e dell’Unione Sovietica stalinista, frutto di ideologie di esasperazione nazionalistica e di potenza”, spiega Mattarella.
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UE. MATTARELLA: OGGI ASSISTE A CRIMINI DI RINNOVATA ESASPERAZIONE NAZIONALISTICA
In merito alla guerra in Ucraina, il presidente Mattarella sostiene che: “Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”.
UE. MATTARELLA: IN CORSO DUE GUERRE, QUELLA RUSSA E QUELLA DI VALORI
“In Europa in questo momento sono in atto, contemporaneamente, due guerre, su piani diversi ma strettamente connessi: quella che vede l’Ucraina aggredita dalla Federazione Russa nella sua integrità territoriale, e una guerra di valori, in cui sono in gioco tutti gli elementi che caratterizzano l’odierna esperienza occidentale, a partire dalla libertà”. Per Mattarella “I due terreni si incrociano spesso. È avvenuto con la Seconda guerra mondiale. Si potrebbe dire che, in Europa, la storia è sempre contemporanea”, aggiunge il presidente della Repubblica.
MATTARELLA: UCRAINA E MOLDAVIA NON SARANNO LASCIATE SOLE
“È con la consapevolezza del potere evocativo e trasformativo della prospettiva europea che è stata assunta la storica decisione di concedere lo status di candidati a Kyiv e Chisinau, i cui popoli devono sapere che l’Europa non li lascerà soli ad affrontare le sfide che hanno davanti”. “La rapida conclusione del processo di adesione dei nostri vicini balcanici che oramai molti anni fa hanno iniziato il loro percorso verso l’Unione – sottolinea il presidente – è obiettivo che la Repubblica Italiana sostiene pienamente, per dare sbocco alle loro aspirazioni e non concedere nocivi spazi di agibilità a forze ostili ai valori della convivenza; spazi di corrosione dei sistemi democratici. È passo da compiere senza indugio, un passo indispensabile per non creare instabilità pericolose per il continente”, afferma.
UE. MATTARELLA: INADEGUATO AFFANNARSI A RINCORRERE AGENDA DECISA DA ALTRI
“Per l’UE ogni giorno è un banco di prova. Ma sarebbe del tutto inadeguato pensare a un’Europa frutto della affannosa rincorsa ad affrontare problemi dettati da altri, in un quadro internazionale deciso da altri.In altri termini, l’esigenza di fare dell’Europa una protagonista non trova adeguata risposta nella visione di un’Unione come somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali, quindi, per definizione, perennemente instabile”, conclude Mattarella.
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