I prodotti certificati valgono 2,2 mld
Milano, 3 mag. (askanews) – La Lombardia è la prima regione italiana per valore generato dalla filiera agroalimentare con quasi 40 miliardi di euro di fatturato (39,8) e quasi 10 di esportazioni (9,6 mld), il 16% del totale nazionale. Questi i dati sono emersi durante la presentazione del settimo forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” organizzato a Bormio il prossimo 9 e 10 giugno da The european house Ambrosetti.
Lombardia è la terza regione italiana per prodotti certificati pari ad un valore di 2,2 miliardi di euro (+7,2% sul 2020), ma anche di valorizzazione dei propri prodotti: 9,6 miliardi di export in crescita del 71% rispetto al 2015. Oggi sono 162.000 gli occupati nella filiera, oltre il 25% in più rispetto al 2015. Secondo i dati elaborati da The European House – Ambrosetti il fatturato dell’intera filiera agroalimentare è cresciuto dell’11% rispetto al 2015 e si avvicina ormai ai 40 miliardi di euro.
La Valtellina, nello specifico, solo nel 2022 ha generato un valore di 277 milioni di euro di produzioni agroalimentari certificate. Sondrio, 19esima provincia in Italia per impatto economico della filiera è anche la 15esima per qualità della vita, un connubio di eccellenza creato attraverso l’impresa (sono 2.345 quelle attive sul territorio, di cui 195 nel food&beverage), l’occupazione (oltre 5.700 addetti nel settore), l’export (più di 151 milioni di euro) e la cultura con oltre 42 prodotti agroalimentari tradizionali (1° provincia in Lombardia). Solo da questa provincia provengono il 90% delle mele prodotte in Lombardia, l’80% della produzione nazionale di bresaola e con 850 ettari di vigne e 2.500 chilometri di muretti a secco, la Valtellina è il più grande vigneto terrazzato d’Italia nonchè icona della viticoltura eroica.