ROMA – Le grida “God Save the King” risuonate oggi nel centro di Londra come l’auspicio di “una nuova unità del regno dopo la tempesta degli ultimi anni”, segnati dalla Brexit e da tensioni sul piano economico, sociale e politico: è la prospettiva suggerita nel giorno di Carlo III da Taymour Elmasry, 22enne italo-britannico, studente al King’s College di Londra.
‘STREET PARTIES’ E ‘BIG LUNCHES’
“Oggi pomeriggio molti quartieri di Londra scenderanno in strada per ‘street parties’ e ‘big lunches’, pranzi conviviali a scopo caritatevole, ai quali tutti possono partecipare versando una quota che sarà poi devoluta in beneficienza” riferisce il giovane. “Saranno allestite tavolate di zona, promosse da associazioni, ‘charities’ e altre organizzazioni”. Secondo Elmasry, un percorso con l’università italiana Luiss prima del King’s College, dove si sta ora concentrando sull’analisi delle politiche dell’Unione Europea, “in un momento di grande difficoltà economica, sociale e politica si spera che questo nuovo regno che rispetta la tradizione ma guarda alla modernità possa rafforzare la coesione del Paese”.
IL COSTO DELLA BREXIT
Lo studente continua: “Il ‘God Save the King’ che si sentiva oggi per le strade attorno all’abbazia di Westminster rappresenta un auspicio dopo la tempesta di questi ultimi tempi”. Secondo uno studio pubblicato a inizio 2023 dall’agenzia specializzata Bloomberg, la Brexit sta costando all’economia del Regno Unito circa cento miliardi di sterline l’anno, l’equivalente di 124 miliardi di dollari, con ricadute sia sugli investimenti che sull’occupazione.
AL SAINT JAMES’S PARK
Rispetto ai giorni che hanno preceduto la cerimonia, a ogni modo, Elmasry parla di “grande collaborazione e partecipazione” da parte dei cittadini. “Mi ha colpito in particolare l’atmosfera del Saint James’s Park” riferisce lo studente: “Cittadini, rappresentanti delle forze dell’ordine e membri dello staff incaricati di coordinare le prove per la cerimonia si preparavano a festeggiare insieme”.
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