Ten Col. Erra ad askanews: ci addestriamo quotidianamente
Adazi (Riga), 28 apr. (askanews) – Il Tenente Colonnello Massimiliano Erra è il comandante del Task Group Baltic, ad Adazi, in Lettonia, dal 20 dicembre 2022. Il Battle Group è a guida canadese, ma l’Italia gioca un ruolo di primo piano, con i suoi circa 250 soldati, uomini e donne, impegnati nella Base Nato al confine est del Baltico, a 300 chilometri dalla Russia.
“L’Italia, a seguito del vertice di Varsavia nel 2016, nel 2017 ha aderito a questa attività, inviando un gruppo di soldati italiani, inserito in un Battle-Group a guida canadese. Il nostro Paese – spiega ad askanews il comandante – ha aderito subito e responsabilmente alla richiesta di partecipare a questa attività. Con i nostri circa 250 soldati, siamo il terzo contingente per presenza numerica qui in Lettonia, dopo Canada e Spagna. Il supporto che dà l’Italia è estremamente concreto”.
Il compito principale del contingente italiano, in linea con il mandato Nato, è quello della deterrenza. “Quello che svolgiamo qui, attraverso una razionalizzazione di tutte le unità addestrative – prosegue il Ten. Col. Erra – è quello della deterrenza, per evitare un deterioramento della pace verso questi territori. L’obiettivo è garantire la pace, la tranquillità e l’unità territoriale dei nostri alleati Nato, qui nel confine est, attraverso una serie di esercitazioni e attività addestrative estremamente razionalizzate”.
Il comandante ci tiene a precisare che “ad Adazi si respira un’atmosfera normale e tranquilla, nonostante la vicinanza al confine con la Russia. La nostra attività, fin dal 2017, non è mai cambiata. I soldati italiani qui si addestrano tutti i giorni, costantemente, con l’obiettivo di integrarsi anche con gli altri Paesi dell’Alleanza”. Nessuna escalation di tensione? “Ovviamente – risponde il Ten. Col. Erra – è intrinseco nell’essere soldati avere sempre un massimo livello di allerta, qualunque sia la condizione geopolitica del momento. Ma non c’è nessuna escalation del livello di allarme o rischi particolari dopo l’invasione della Russia in Ucraina. Non ci sono state minacce concrete, la situazione è tranquilla, viviamo in armonia insieme agli altri Paesi che contribuiscono alla formazione del Battle Group, è un’esperienza estremamente esaltante per i nostri soldati, poter lavorare insieme mantenendo il principio della Nato – insieme per la sicurezza delle nostre Nazioni”.
Di Serena Sartini e Cristina Giuliani