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“Incanti”, spettacolo di Andrea Rizzolini alla Sala Umberto di Roma

Attualità"Incanti", spettacolo di Andrea Rizzolini alla Sala Umberto di Roma

Dopo il successo di Milano con 11 repliche sold out

Roma, 5 mag. (askanews) – Dopo aver registrato il tutto esaurito con 11 repliche al Teatro Franco Parenti di Milano, il 16 e il 17 maggio al Teatro Sala Umberto di Roma arriva con un nuovo allestimento “Incanti”, lo spettacolo scritto e diretto dal campione italiano di mentalismo Andrea Rizzolini e prodotto da Officine dell’Incanto.

Sul palco oltre allo stesso Rizzolini, si alternano 5 dei più premiati illusionisti italiani under 30, Dario Adiletta, Francesco Della Bona, Niccolò Fontana, Filiberto Selvi e Piero Venesia. Partendo dalle riflessioni di alcuni dei più grandi autori del teatro, tra cui Shakespeare, Goethe e Pirandello, nell’arco dello spettacolo i 6 giovani illusionisti porteranno in scena con le loro performance un’interrogazione sull’incanto, sulla sua vera natura e sull’importanza di saperlo coltivare nella propria vita. Attraverso una serie di performance di diversa natura, ma sempre basate sulle illusioni e sulle apparenze, il pubblico viene chiamato a risvegliare il “fanciullino” che ognuno è stato per riscoprire la capacità di meravigliarsi anche per le piccole cose che spesso vengono date per scontato.

“Lo spettacolo – spiega Rizzolini – è nato nel contesto della preparazione ai Campionati del Mondo di Magia che si sono tenuti l’anno scorso a Quebec City, Canada, perché effettivamente è così: non sapendo come provare le performance che avremmo usato per andare a rappresentare l’Italia assieme abbiamo deciso di creare questo spettacolo per crearci da soli delle occasioni in cui poterci confrontare con il pubblico. Ma in realtà questo pretesto è subito diventato il movente di un’operazione più profonda, ci ha dato la possibilità di mettere in scena uno spettacolo capace che – tra le righe – fosse capace di presentare l’illusionismo sotto una luce nuova, di presentarlo come forma d’arte al pari della prosa, della danza e della musica. In questo senso, l’idea dello spettacolo nasce molto prima, sui banchi del liceo, quando ho scoperto e mi sono innamorato per la prima volta La Tempesta di Shakespeare: è l’ultima opera scritta da Shakespeare e vede come protagonista un mago, un padre, un uomo che cerca di riscattare se stesso, è un’opera che parla del teatro e di quella forma di magia a cui Shakespeare, con quest’ultimo testo, dice addio. Come molti, leggendo quell’opera, rimasi colpito da quel famoso monologo in cui Prospero, il mago, dice che “siamo fatti anche noi della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”, ed è proprio con quel monologo che ha inizio Incanti”.

“Riflettendo sulla frase, infatti – aggiunge – mi sono reso conto che non avevo mai capito che cosa volesse dire veramente, d’altronde, qual è la sostanza di cui sono fatti i sogni, di cui noi stessi saremmo fatti? Ecco, possiamo dire che Incanti è il mio, il nostro tentativo di rispondere a questa domanda tanto semplice, quanto importate”.

Scrivendo “Incanti”, Andrea Rizzolini si è posto l’obiettivo di colmare il divario che storicamente sussiste tra l’illusionismo e il teatro, ricercando così un modo per presentare l’illusionismo che non rinneghi il varietà e l’intrattenimento ma che prenda le mosse dal passato per rivendicare i palchi dei grandi teatri di prosa e l’attenzione di un pubblico che, oltre che stupirsi, voglia uscire da teatro guardando il mondo in modo diverso rispetto a quando è entrato.

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