Maria Porro e Corrado Passera protagonisti del primo di 5 incontri
Milano, 17 apr. (askanews) – A 24 ore dall’inaugurazione della 61esima edizione del Salone del Mobile, la presidente Maria Porro insieme a Sofia Bordone, Ceo di Editoriale Domus, e a Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi, e a Corrado Passera, Ceo Banca illimity tra gli altri, ha dato il via a un’inedita collaborazione tra Editoriale Domus e l’ateneo milanese, le Domusbreakfast@Bocconi, una serie di talk e incontri d’autore in occasione della design week, durante i quali Walter Mariotti, direttore editoriale del sistema Domus, intervista personaggi del mondo dell’industria, dell’architettura, della finanza, dell’arte, della cultura e del design insieme a docenti di università e Sda Bocconi per raccontare l’evoluzione del significato di design.
“Da decenni siamo impegnati a migliorare il Paese formando i giovani e il loro pensiero e l’ambizione è aprirsi sempre di più all’estero – ha detto Billari – Domus e la Bocconi sono accumunati anche dall’amore per il bello e il ben fatto. Questa sede ne è un esempio ma non ci fermiamo qui. Un po’ come la Fabbrica del Duomo anche la Bocconi è un progetto che non finisce mai e continuerà sempre a migliorare la comunità e la città attorno”. Il talk, non a caso, si è tenuto preso il Campus Bocconi di via Sarfatti disegnato dallo studio giapponese Sanaa. “Abbiamo molti punti in comune a partire dall’internazionalità, ormai decennale per entrambi – ha aggiunto Bordone – Anche Domus, poi, sta per inaugurare i lavori della nuova sede: avremo spazi più giusti e flessibili, pensati per contemperare sia lavoro in sede sia da remoto. Infine, anche Domus oltre che informazione fa anche formazione, dato che ci rivolgiamo da sempre ai professionisti della progettazione e non solo. Quanto al design, trovo che sia un argomento fondamentale, in quanto esso è parte sempre più decisiva nella vita di tutti noi”.
Al centro del primo incontro il re-design su cui si sono confrontati Corrado Passera, Maria Porro, David Kusuma e Stefano Caselli. “Non c’è redesign se non c’è un ricambio di valori alla base dell’organizzazione – ha detto Passera ripercorrendo l’esperienza con Illimity – Oggi tendiamo a pensare che il digitale sia già pervasivo ma in realtà siamo solo agli albori dell’era digitale, al primo strato. Il machine learning è il secondo strato, e lo abbiamo appena appena intaccato. È un territorio sconosciuto. Oggi Chat GPT è, tutto sommato, un super Google, ma domani non sarà così: l’intelligenza artificiale renderà inutili molti lavori e anche la scuola così com’è. La verità di cui tutti parlano troppo poco è che stiamo formando generazioni di disoccupati”.
Proprio del redesign del Salone del Mobile che prenderà il via domani alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato Porro: “Abbiamo pensato il redesign degli spazi fieristici tenendo al centro il concetto di incontro. Vogliamo far sì che, qui, tutti possano fare quello giusto. Che l’azienda possa trovare il buyer giusto, il progettista il fornitore giusto e il consumatore il prodotto giusto. Il Salone è intelligenza collettiva. Coltiviamo il bello negli oggetti ma anche nella visione, nell’anelito verso la costruzione di qualcosa che oltre che bello sia anche giusto. Se anche un domani la fiera dovesse essere concepita e disegnata dall’intelligenza artificiale, è fondamentale che la dimensione dell’incontro e dello scambio sia al centro dell’algoritmo”.
Proprio la relazione tra intelligenza artificiale e design è stata al centro della riflessione di David Kusuma, presidente della World design organization: “Il compito della comunità del design è quello di massimizzare i benefici per le persone di questa rivoluzione tecnologica ed evitare che essa travolga le comunità – ha detto – Uno dei punti critici risiede nel fatto che governi centrali e locali non conoscono le potenzialità del design e ne sanno apprezzare solo la bellezza estetica”.
Durante i prossimi quattro incontri, la cui partecipazione è gratuita, si parlerà di im-Material con Anne Asensio, Andrea Paiusco, Antonella Carù e Stefania Borghini, di infra-structure con Michele De Lucchi, Federica Sala, Paola Dubini, Stefania Gerevini e Donato Ferri, di tecno-space con Andrea Rurale, Giulio De Carli, Piero Lissoni e Umberto Cabini, di new-global con Claudio Luti, Mario Cucinella, Piero Lissoni e Gabriella Lojacono. Inoltre, per tutta la settimana nella hall della Sda Bocconi sarà ospitata un’esposizione temporanea intitolata “Domus, il design in copertina” che mostrerà dodici storiche copertine della rivista scelte per la loro capacità di raccontare l’evoluzione del design.