lunedì, 4 Dicembre , 23

Gas, Arera: a novembre bollette in tutela -1,3% su mese

Interamente per calo materia prima Roma, 4 dic....

Visa: La generazione Alpha sarà la più imprenditoriale di sempre

Una nuova ricerca rivela le sue ambizioni...

Giappone discute norme per facilitare vita alle imprese

AttualitàGiappone discute norme per facilitare vita alle imprese

Fine delle relazioni trimestrali per le aziende quotate

Roma, 17 nov. (askanews) – La Dieta giapponese ha avviato le deliberazioni su due progetti di legge relativi alle imprese con l’idea di alleggerire gli oneri di rendicontazione sulle società quotate e abbreviare il tempo necessario affinché le startup si quotino in borsa. Una delle misure allo studio nella sessione straordinaria è una revisione della legge sugli strumenti finanziari e sugli scambi, che porrebbe fine all’obbligo per le società quotate di presentare relazioni trimestrali che rivelino dettagli aziendali e informazioni finanziarie.

Il disegno di legge è stato licenziato dalla commissione per gli affari finanziari della Camera alta, indicando un’alta probabilità che venga definitivamente approvato.

La proposta di modifica prevede che a partire da aprile vengano eliminate le relazioni trimestrali relative al primo e al terzo trimestre dell’anno fiscale, con il contenuto riepilogato nei rendiconti finanziari. Le società quotate sarebbero obbligate a presentare relazioni semestrali, che da tempo sono un obbligo per le società non quotate.

Si prevede che i rapporti del primo semestre saranno gli stessi, per contenuto e volume, degli attuali rapporti del secondo trimestre.

Attualmente, il contenuto delle relazioni trimestrali si sovrappone a quello dei rendiconti finanziari, rendendo la preparazione dei documenti un onere superfluo. La revisione mira a rendere più snella l’informativa da parte delle società quotate. L’idea era stata sollevata come parte del “nuovo capitalismo” sostenuto dal primo ministro Fumio Kishida.

I legislatori stanno anche discutendo una proposta di revisione legale che mira a ridurre il tempo necessario affinché le startup si quotino in borsa. La legge attuale prevede un periodo di un mese tra l’approvazione e la quotazione per consentire il tempo per la comunicazione con gli azionisti e le pratiche burocratiche presso le istituzioni finanziarie.

Un lungo periodo prima della quotazione espone gli investitori ai rischi derivanti dalle fluttuazioni del mercato, che possono portare a fissare i prezzi di offerta più bassi in previsione di tale rischio. Si pensa che ridurre il tempo necessario affinché una startup venga quotata in borsa porterebbe a prezzi più adeguati.

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles