martedì, 9 Luglio , 24

Fondazione Musica per Roma, incassi e spettatori in crescita in 4 anni

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Dal 2019 ad oggi 2.700 eventi, aumento dei ricavi del 24%

Roma, 9 lug. (askanews) – Una crescita costante di incassi, spettatori, produzioni, 2.700 eventi negli ultimi quattro anni, con un +13% nel 2023 rispetto al 2019, e ricavi generali a 32 milioni, + 24% rispetto al 2019. Sono solo alcuni dei risultati che emergono dal Report di fine mandato dell’attuale governance di Fondazione Musica per Roma, che gestisce Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e la Casa del Jazz. I risultati del Piano Strategico 2021-2024 evidenziano che in questi 4 anni si è raggiunto un totale di oltre 1,2 milioni di spettatori.Daniele Pittèri, AD Fondazione Musica per Roma, ha spiegato: “Sin dall’inizio con il Consiglio d’Amministrazione ci siamo concentrati su quattro macro-argomenti, quindi lavorare sull’offerta culturale, che ovviamente è il nostro elemento distintivo, differenziandola e rendendola anche più internazionale e più aperta a pubblici diversi, sull’organizzazione, sul posizionamento, perché questo è il luogo più importate d’Europa come centro di spettacolo, nessuno se lo ricordava e nessuno lo sapeva, ed infine sulla sostenibilità economica, volendo fare maggiori investimenti in cultura ma dovendo comunque garantire un andamento economico stabile alla fondazione”. La Fondazione ha portato avanti in questi anni un programma di attività non solo legate alla musica, ma anche a danza, teatro musicale, festival, oltre una strategia di valorizzazione del capitale umano attraverso dei cantieri di idee. “A tutti è stata consentita libertà di parola ma soprattutto libertà di progettazione. Abbiamo attivato un processo di coprogettazione nel cambiare questa Fondazione. – ha proseguito Pittèri – E questo ovviamente ha consentito di raggiungere dei risultati importanti perché le soluzioni sono nate all’interno della Fondazione stessa. Oggi lasciamo una fondazione ben posizionata, solida economicamente, solida finanziariamente e patrimonialmente, con una rete internazionale, con un pubblico in crescita e soprattutto molto differenziato. Soprattutto lasciamo una fondazione molto vicina alla cittadinanza, molto civica in qualche modo, perché in questi anni il nostro impegno nei confronti dei più deboli, dei bambini, della formazione e di tutti quelli che normalmente sono esclusi dal mondo della cultura. È stato fondamentale e costante”.

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