Racconta la storia di Angelo Massaro, 21 anni in carcere da innocente
Roma, 17 apr. (askanews) – Il docufilm ‘Peso Morto’, sulla storia giudiziaria di Angelo Massaro, che ha trascorso 21 anni in carcere da innocente, ha vinto il premio della giuria del pubblico al 13mo Festival Lo Spiraglio a Roma.
L’opera, per la regia di Francesco Del Grosso, prodotto da Black Rock Film ed Errorigiudiziari.com, ha già raccolto consensi e riconoscimenti molto prestigiosi tra cui il Premio della Fondazione Libero Bizzarri, tra le più antiche e autorevoli rassegne sul documentario d’Italia, il primo premio della giuria tecnica e il primo premio della giuria popolare al “Parma Film Festival”; il premio alla migliore regia al “Salento Finibus Terrae – Sa.Fi.Ter” e la menzione speciale doc al 12mo Festival del Cinema Città di Spello.
In Peso morto lo spettatore rivive l’incubo attraversato da Angelo Massaro attraverso un viaggio fisico ed emozionale nei luoghi che hanno fatto da cornice alla sua ingiusta detenzione, al fianco di figure chiave della sua incredibile vicenda: non solo familiari e amici, ma anche il cappellano del carcere, lo psicologo e la direttrice di uno degli istituti in cui è stato detenuto, compagni di cella, docenti universitari con cui sostenne gli esami della facoltà di giurisprudenza cui si era iscritto durante la detenzione e che lo chiamano oggi a portare la sua testimonianza agli studenti, a sostegno dell’opera di sensibilizzazione sul tema portata avanti con Errorigiudiziari.com.
Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale è diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e promosso da Roma Capitale e dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 in collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e con SCENA, lo spazio cinema della Regione Lazio.
Miglior Lungometraggio, Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” a I Sogni Abitano di Marco Della Fonte.
La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno
Il Premio SAMIFO – ASL Roma 1 (Salute Migranti Forzati), Premio speciale assegnato da una seconda giuria, formata da 3 esperti, che ha selezionato il film che meglio ha ritratto ed espresso aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità delle persone migranti, è andato a Trieste è bella anche di notte di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre.
Il cortometraggio Tre vite di Cristina Trio e Fabio Bobbio, si è aggiudicato il Premio Fausto Antonucci.
Il festival ha assegnato, come ogni anno, durante la serata finale al MAXXI, il Premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus a un personaggio particolarmente significativo del mondo cinematografico. Il Premio è stato consegnato al regista Roberto Andò.
Nelle edizioni precedenti sono stati premiati Elio Germano, Claudio Santamaria, Saverio Costanzo, Fabrizio Bentivoglio, Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.