ROMA – Con l’ultimo voto dell’Aula della Camera è legge il decreto migranti, meglio noto come decreto Cutro, approvato durante il Cdm straordinario del 9 marzo scorso in seguito al tragico naufragio davanti alle coste calabresi della provincia di Crotone. Il dl introduce nuove norme in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare, inasprendo le pene contro trafficanti e scafisti, snellendo le procedure per l’accesso dei migranti qualificati e semplificando le espulsioni. Si modifica il decreto flussi: le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato non saranno definite più di anno in anno, ma su base triennale. Rispetto al testo originario del Governo il Parlamento, nel passaggio al Senato, ha apportato alcune modifiche. Hanno suscitato polemiche e proteste gli emendamenti approvati dalla maggioranza con una ‘stretta’ sulla protezione speciale: sarà concessa solo per casi eccezionali con limiti alle conversioni in lavoro dei permessi e per cure mediche e calamità. Misure più restrittive per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
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ECCO LE NORME DECRETO FLUSSI E QUOTE
Le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti. In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.
LAVORATORI STRANIERI QUALIFICATI
Si semplifica l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane e si accelera la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale. Previsti ingressi fuori quota per stranieri che hanno superato, nel Paese di origine, i corsi di formazione riconosciuti dall’Italia, che saranno promossi dal Ministero del lavoro.
DURATA DEI PERMESSI DI SOGGIORNO
Cambia la durata dei rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare: avranno durata massima di tre anni, anziché due. Si stabilisce che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti.
LOTTA ALLA CRIMINALITÀ AGROLIMENTARE
Al fine di proteggere il mercato nazionale dalla criminalità agroalimentare, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria; il restante personale inquadrato nell’area assistenti e nell’area operatori è agente di polizia giudiziaria.
RIMPATRI PIÙ VELOCI
Si semplificano anche le procedure per l’espulsione di stranieri a seguito di una condanna. Non servirà più la convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione.
PUGNO DURO CONTRO GLI SCAFISTI
Inasprimento delle pene per i trafficanti di essere umani e per scafisti mediante l’introduzione del reato di “Morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”. Si rischia il carcere da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone; da 15 a 24 anni per morte di una persona; da 20 a 30 anni per la morte di più persone. La nuova fattispecie viene definita ‘un reato universale’ per la sua perseguibilità da parte della magistratura italiana anche quando commesso al di fuori dei confini nazionali. Il reato si configura con “qualunque” mezzo di trasporto utilizzato.
LA STRETTA SULLA PROTEZIONE SPECIALE
Viene limitata a pochi casi la protezione speciale, ossia lo status concesso al migrante quando non è possibile il suo allontanamento dal Paese di approdo. Inizialmente l’obiettivo, su richiesta della Lega, era di elimainarla totalmente poi è statao trovato un compromesso in maggioranza che comunque esclude molti dei casi finora previsti. Non potrà essere convertita in permesso di soggiorno per ragioni lavorative. Potrà essere rinnovata solo per sei mesi e solo se permarranno le condizioni di “eccezionale calamità”. Con la modifica dell’art. 19 della legge quadro sull’immigrazione viene esclusa la concessione per “gravi condizioni psicofisiche”. Sono rimaste le patologie di particolare gravità ma solo se “non adeguatamente curabili nel Paese di origine”. Inserita una novità: permesso di soggiorno speciale alla vittima straniera che venga costretta o indotta a contrarre un matrimonio.
POTENZIAMENTO DEI CPR
Si aumenta da 30 a 45 giorni il termine massimo della proroga del trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) applicabile allo straniero cittadino di un Paese con cui l’Italia abbia sottoscritto accordi in materia di rimpatri. Prevista la facoltà, in sede di individuazione, acquisizione o ampliamento dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR), di derogare al codice dei contratti pubblici, consentendo una maggiore speditezza nello svolgimento delle procedure. L’efficacia della deroga è limitata fino al 31 dicembre 2025. È fatto, comunque, salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
HOTSPOT DI LAMPEDUSA
In particolare per l’hotspot di Lampedusa si stabilisce che fino al 31 dicembre 2025, al fine di assicurare adeguati livelli di accoglienza nel punto di crisi di in relazione a situazioni di particolare affollamento, il Ministero dell’interno, può avvalersi, per la gestione del predetto punto di crisi, della Croce Rossa Italiana, con le facoltà di deroga rispetto ad altre norme per l’affidamento dei servizi di prima accoglienza. Inoltre si prevede che per l’ottimale svolgimento degli adempimenti di prima accoglienza dei naufraghi, gli stranieri ospitati presso i punti di crisi possono essere trasferiti in strutture analoghe sul territorio nazionale. Sull’Isola ci sarà poi l’attivazione di una postazione medicalizzata del 118 al fine di garantire tempestività ed efficienza negli interventi di emergenzaurgenza, per tutelare la salute degli abitantidell’isola e dei migranti in considerazione del fenomeno dei flussi migratori e delle particolari condizioni geografiche del territorio.
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