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Dal gran rifiuto allo scudetto, i numeri del Napoli di De Laurentiis

AttualitàDal gran rifiuto allo scudetto, i numeri del Napoli di De Laurentiis

Club preso 19 anni fa in un deal da 37mln, no a 2,5mld un anno fa

Milano, 29 apr. (askanews) – Un anno fa Aurelio De Laurentiis ha rifiutato “2,5 miliardi di euro” per cedere il Napoli, ora si trova a un passo dalla storica vittoria del terzo scudetto partenopeo. Un no sfacciato che gli è valso l’ingresso nella storia del calcio italiano. Il retroscena sulla mancata cessione del club lo ha raccontato lo stesso De Laurentiis qualche settimana fa in un evento del Sole 24 ore: “Mi sono detto ‘e io poi che faccio?’, mi servono 2,5 miliardi? Non mi servono, perché mi dovete sfastidiare?”, si chiese all’epoca.

La famiglia De Laurentiis ha preso le redini del Napoli nell’estate del 2004, dopo il fallimento della società. Il costo dell’operazione fu di 37 milioni di euro, ha rivelato il presidente. Il prezzo sportivo forse più pesante: la squadra ripartì dalla Serie C e ritrovò il massimo campionato solo nel 2007. Da lì annate sportive sempre in ascesa, con tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana in bacheca.

Risultati raggiunti nel solco del credo del patron: “O il calcio lo si intende come una impresa o non si va da nessuna parte”, ribadisce ogni volta che può De Laurentiis. Gli ultimi conti del club, al 30 giugno 2022 come la gran parte delle squadre di calcio, si sono chiusi con una perdita netta di quasi 52 milioni di euro, dopo un rosso di 58 milioni del 2021. Risultati influenzati dalla pandemia e coperti con una riserva volontaria da 125 milioni di euro.

Sul fronte dei ricavi il club ha incassato 175,9 milioni (contro i 228 del 2021): tra le voci principali, quasi 90 milioni arrivano dalla cessione dei diritti televisivi, 30 dalle sponsorizzazioni, 12 di ricavi da stadio, 10 dalle plusvalenze per la cessione di calciatori e 6,5 sono proventi commerciali e royalties. Tra i costi, scesi a 241 milioni, incide tanto la spesa per il personale di 130 milioni di euro e gli ammortamenti che sono a un soffio dai 75 milioni di euro. Caratteristica del Napoli di De Laurentiis è l’ampia liquidità: 107 milioni cash a giugno 2022, contro i 95 milioni dell’anno precedente.

La vittoria dello scudetto e la cavalcata in Champions League che si è fermata solo ai quarti di finale contro il Milan ridaranno lustro ai conti chiusi in passato più volte in utile (l’ultima volta, non a caso, nel 2019 con un avanzo di oltre 29 milioni di euro). Il primo posto in campionato frutterà oltre 20 milioni, ma saranno i diritti televisivi nazionali ed esteri a cambiare il volto del bilancio finanziario dei partenopei che potrebbe chiudere l’anno, secondo un’analisi dell’Università Federico II, con un Ebitda positivo per 80 milioni di euro.

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