NAPOLI – “L’anima è rimasta la stessa ma ha cambiato pelle“. Così Franco Ricciardi parla di “Treno” il singolo che gli ha fruttato in questi giorni un nuovo disco d’oro, il secondo in meno di un mese. Il brano, scritto da Mariano Alfano e Toro Fabiani, non è nuovo ma è “come se fosse rinato”. L’uscita è, infatti, datata 1994 quando trovò spazio nell’album “Primo lato A”. Poi, ma siamo già nel 2014, una nuova versione, questa volta con Rocco Hunt, contenuta nell’album “Figli e Figliastri”.
OLTRE 50MILA LE COPIE VENDUTE. TRA I DISCHI PIU’ AMATI
Ad oggi “Treno” con ben 50mila copie vendute è uno dei brani più ascoltati del cantante napoletano e anche dei più amati. Solo domenica scorsa Ricciardi si è esibito proprio con “Treno” nella trasmissione “Domenica In”, condotta da Mara Venier su RaiUno, e per cui ha scritto la sigla insieme ad Andrea Sannino.
UN ‘TRENO’ CARICO DI RICORDI PER RICCIARDI, L’UOMO NATO DUE VOLTE
“Sono molto affezionato a questo pezzo anche perché mi ricorda di quando cantai la mia prima canzone – ricorda l’artista – Fu quando i miei genitori festeggiarono il loro anniversario di matrimonio e nella stessa stanza dove sono nato, nello stesso angolo dove dieci anni prima era posizionato il letto, sistemarono microfono e casse ed io mi esibii in “Treno do sole” di Mario Merola. In quella stanza nacqui due volte, prima come Francesco e poi come Franco. Oggi – conclude Ricciardi – la notizia di questo secondo disco d’oro mi riempie il cuore, una gioia immensa“.
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